Presentato a Milano lo studio “Rigenerare aree dismesse, rivitalizzare territori” di Scenari Immobiliari per Whirlpool
La rigenerazione delle aree dismesse interessa tutte le città italiane e risulta trasversale a competenze e attori eterogenei, per cui il criterio guida dei processi
In Lombardia ci sono quasi 20 milioni di metri quadrati di aree dismesse, di cui circa 2,5 milioni (12,5%) localizzati nella provincia di Varese, che potrebbero rientrare in piani di rigenerazione urbana, attraverso progetti architettonici di qualità capaci di contribuire allo sviluppo del contesto territoriale di riferimento e di dare risposta alle nuove esigenze sociali. Questo è uno dei temi dello studio di Scenari Immobiliari “Rigenerare aree dismesse, rivitalizzare territori”, commissionato da Whirlpool e illustrato in occasione della presentazione di “Comerio New Life”, il progetto di riqualificazione dell’ex head quarter Whirlpool in provincia di Varese.
“La rigenerazione degli spazi dismessi – ha sottolineato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – interessa tutte le città italiane e risulta trasversale a competenze e attori eterogenei, per cui il criterio guida dei processi deve essere la multidisciplinarità. In provincia di Varese, in particolare, il recupero di ambiti da riqualificare e trasformare risulta fondamentale per il rilancio del territorio, data la presenza di circa 270 siti per una superficie totale di circa 400 ettari. La loro rigenerazione costituisce una tematica fondamentale in quanto le ipotesi di rifunzionalizzazione di tali dismissioni prevedono, nella maggior parte dei casi, l’insediamento di destinazioni d’uso classiche, residenza, commercio e direzionale, contraddistinte da elevati livelli di saturazione del mercato immobiliare di riferimento. Non sono state prese in considerazione visioni che contemplino l’insediamento di moderne funzioni urbane attrattive in grado di sviluppare reali opportunità di investimento”.
Gli elementi di successo di una riqualificazione edilizia prevedono la restituzione di spazi alla comunità locale, dove un vuoto urbano viene almeno in parte destinato a spazi e servizi per la collettività, il recupero di vocazioni in crisi, valorizzando il capitale sociale già presente sul territorio, la creazione di nuove identità in un ambito che ha ormai perso la propria originaria specializzazione e la generazione di nuove opportunità per lo sviluppo sociale ed economico locale. In ultimo, bisogna considerare le ricadute nel mercato immobiliare delle attività di riqualificazione, che possono variare a seconda della scala di riferimento e dei punti di vista degli attori coinvolti, direttamente o indirettamente.