Il primo “Rapporto nazionale sulla rigenerazione urbana” è uno strumento messo a disposizione del mercato e dei decisori politici nazionali e locali come supporto allo sviluppo di una strategia unitaria e di azioni coordinate per l’attivazione e il monitoraggio dei processi e degli interventi di rigenerazione urbana. Non solo le normative ma anche l’etica pubblica impongono di non consumare (se non in casi eccezionali) il terreno verde, ma di operare e trasformare per funzioni economiche o sociali le aree urbanizzate non più utilizzate o abbandonate.
Questo ottimo principio va coniugato con i costi di intervento (ad esempio le bonifiche) e con le prospettive del mercato, che hanno logiche discontinue. È il “campo di gioco” più importante per il nostro futuro dove le aspettative pubbliche devono confrontarsi con le prospettive del mercato e dei finanziamenti.
Nel decennio appena trascorso sono stati rigenerati 312 kmq, con un valore aggiunto di circa 160 miliardi di euro. Le due grandi città italiane di Milano e Roma in questo periodo hanno ricevuto un valore aggiunto di circa 25 miliardi di euro. Entro il 2050 si aggiungeranno altri cento miliardi di euro.