Il territorio lombardo rappresenta un asset importante per il Paese e per la qualità della vita. Il consumo di territorio “verde” per costruire si riduce sempre di più, mentre il cuore della trasformazione sta nella rigenerazione del costruito. Nel 2022 la superficie del territorio della Lombardia interessata da ambiti di riqualificazione urbanistico-territoriale è pari a poco più di 310 chilometri quadrati, in calo del 44 per cento rispetto 557 chilometri quadrati del 2014, e corrisponde a poco meno dell’undici per cento dell’intero suolo antropizzato lombardo. Di questa superficie, il trenta per cento circa è coperto da ambiti di trasformazione territoriale (90,5 chilometri quadrati) e il restante settanta per cento da ambiti di rigenerazione urbana (221 chilometri quadrati).
L’obiettivo del “Rapporto sulle nuove periferie lombarde” di Scenari Immobiliari e Urban Up|Gruppo Unipol è la conoscenza, attraverso un iniziale rilievo delle maggiori e più rappresentative operazioni realizzate in Lombardia negli ultimi vent’anni e una successiva selezione di interventi conclusi o in fase di completamento ritenuti esemplificativi, della modalità di approccio rigenerativo sviluppate sul territorio lombardo.
Le analisi hanno fatto emergere tratti comuni capaci di descrivere la riuscita degli interventi, l’indifferenza localizzativa rispetto ad ambiti periferici in grado di essere più dinamici rispetto a quelli centrali se trattati con pari attenzione e con i giusti mix, l’esistenza di una traccia di regole locali. È stato quindi, sulla base di quanto analizzato, messo a punto uno strumento che è un modello di lettura e messa a sistema di tutti quegli indicatori che incidono sulla riuscita dell’operazione. L’obiettivo della matrice non è stato quindi quello di individuare variabili strettamente ed esclusivamente legate al progetto fine a sé stesso, bensì quello di trovare relazioni con il contesto in cui lo stesso si insedia, attraverso analisi socio-economiche, infrastrutturali, di mercato immobiliare e, solo in conclusione, valutarne aspetti di tipo progettuale, con il fine ultimo di verificarne e quantificarne l’effettiva qualità rigenerativa.